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domenica 26 dicembre 2021

L’eruzione del vulcano alle Canarie è ufficialmente finita


L’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, a La Palma, nell’arcipelago delle Canarie, è ufficialmente terminata ieri, 25 dicembre 2021, a tre mesi dal suo inizio. L’eruzione era iniziata il 19 settembre. Le autorità dell’isola hanno dichiarato finita l’eruzione dopo che, per 10 giorni, è stata constatata l’assenza di flusso di lava, attività sismica e significative emissioni di diossido di zolfo.

«Quello che proviamo non è né gioia né soddisfazione — come possiamo definirlo? È un sollievo emotivo. E speranza», ha detto il direttore della Commissione per l’emergenza vulcanica, Julio Perez, «perché adesso ci possiamo concentrare totalmente sul lavoro di ricostruzione».

Le proprietà private devastate dall’eruzione del vulcano sono oltre tremila. Settemila persone sono state costrette all’evacuazione; nessuna però è rimasta uccisa nell’eruzione. La lava ricopre oggi un totale di 1.219 ettari — l’equivalente di 1.500 campi da calcio. Le strade bloccate sono moltissime. Agricoltura e turismo sono i settori principali delle Isole Canarie, nota destinazione di vacanza per molti europei grazie al clima mite: entrambe le attività sono state enormemente colpite dall’eruzione.

Jacqueline Rehm e Juergen Doelz, una coppia di cittadini tedeschi, hanno dichiarato all’agenzia Reuters che dopo essere stati costretti a scappare dalla furia del vulcano, non riescono ancora a credere che l’emergenza sia finita. «Non siamo riusciti a salvare nulla di quello che avevamo, siamo dovuti scappare per 7 settimane sulla nostra piccola barca. Dopo Natale ci trasferiremo a Tenerife. Non ci fidiamo di questa bestia»

Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha definito la fine dell’eruzione «il miglior regalo di Natale». «Continueremo a lavorare insieme, tutte le istituzioni, per rilanciare la splendida isola di La Palma e riparare i danni», ha twittato. Il governo ha promesso uno stanziamento di oltre 400 milioni di euro per la ricostruzione.






Birmania: Save the Children, due nostri membri 'dispersi'


Save the Children ha reso noto che due membri dello staff che opera in Birmania sono "dispersi". La notizia arriva dopo il ritrovamento dei resti carbonizzati di oltre 30 persone trovati oggi in veicoli bruciati su una strada nella cittadina di Hpruso, nello stato orientale di Kayah.

"Abbiamo la conferma che il loro veicolo privato è stato attaccato e bruciato", ieri nello stato di Kayah orientale, un'azione che un gruppo di monitoraggio ha attribuito a soldati della giunta militare al governo del Paese, ha affermato l'organizzazione in una nota. Save the Children ha reso noto che due membri dello staff della Birmania sono scomparsi oggi, dopo che sono stati trovati i resti carbonizzati di oltre 30 persone, in un attacco che, secondo testimoni, è stato compiuto dalle forze militari della giunta al governo.

La Birmania è nel caos dal giorno del golpe militare di febbraio, con oltre 1.300 persone uccise da parte delle forze di sicurezza, secondo le "Forze di Difesa Popolare" (PDF), sorte in tutto il paese per combattere la giunta. Oggi, sui social media, sono apparse foto che mostravano due camion bruciati e un'auto su una strada nella cittadina di Hpruso, nello stato orientale di Kayah, con i resti carbonizzati dei corpi all'interno. 

Save the Children ha dichiarato che i due erano tornati a casa dopo aver svolto attività umanitarie nella regione. "Siamo inorriditi dalle violenze perpetrate contro civili innocenti e il nostro personale, che è impegnato nel settore umanitario, sostenendo milioni di bambini bisognosi in tutto il Paese", ha affermato l'amministratore delegato Inger Ashing.






martedì 14 dicembre 2021

Esplode un'autocisterna ad Haiti, almeno 50 morti


Almeno 50 persone sono morte nell'esplosione di un'autocisterna ad Haiti. Lo riferisce un funzionario locale.

L'esplosione ha provocato anche molti feriti, secondo un bilancio provvisorio fornito da un funzionario locale. "Ho osservato sul posto tra le 50 e le 54 persone bruciate vive. Impossibile identificarle", ha dichiarato il vicesindaco di Cap-Haitien, Patrick Almonor. Secondo Almonor, anche "una ventina" case nella zona hanno preso fuoco in seguito all'esplosione, facendo temere un numero maggiore di vittime. "Non siamo ancora in grado di fornire dettagli sul numero delle vittime all'interno delle case", ha detto. 

Il Paese è in preda a una grave carenza di carburanti, a causa dei furti operati dalle potenti gang locali.
Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, ha manifestato il proprio cordoglio per lo scoppio di un'autocisterna avvenuto la notte scorsa a Cap Haitien, nel nord del Paese. "Ho appreso con desolazione ed emozione - ha dichiarato via Twitter - la triste notizia dell'esplosione". 

Henry ha quindi comunicato che "ospedali da campo saranno immediatamente inviati a Cap Haitien per fornire le cure necessarie alle vittime" ed annunciato "tre giorni di lutto nazionale per una tragedia che affligge la Nazione". Secondo il portale Haiti24.net, l'incidente è avvenuto la notte scorsa, ed oltre ai 50 morti vi sarebbero anche 57 feriti gravi che sono stati trasferiti nell'Ospedale Justinien della città.






sabato 11 dicembre 2021

Alla vigilia dell'assalto a Capitol Hill c'era il piano per un golpe


L'ex capo di Gabinetto dell'amministrazione Trump, Mark Meadows, ha consegnato alla commissione del Congresso Usa che indaga sull'assalto del 6 gennaio a Capitol Hill un PowerPoint, ricevuto via email alla vigilia del tragico attacco al Congresso, in cui si elencano i passaggi per attuare un golpe, volto a mantenere per un secondo mandato alla Casa Bianca il miliardario, sconfitto alle urne da Joe Biden.

Come riporta il Guardian - il quale ha visionato una copia del documento, che Meadows dichiara di non aver mai utilizzato - le 36 pagine del PowerPoint intitolato 'Election Fraud, Foreign Interference & Options for 6 Jan' (Brogli elettorali, interferenza straniera e opzioni per il 6 gennaio), dimostrano che Meadows fosse quanto meno consapevole dei tentativi di Trump e dei suoi alleati di fermare la certificazione della vittoria di Biden da parte del Senato (fissata appunto il 6 gennaio), sulla base di cospirazioni relative a massicce frodi elettorali. A elaborare il piano sarebbe stato un ex colonnello dell'esercito, sostenitore della tesi delle presidenziali truccate. 

Secondo il PowerPoint, come prima cosa i membri del Congresso dovevano essere informati dell'interferenza straniera nel voto e a, quel punto, Trump avrebbe potuto dichiarare lo stato d'emergenza nazionale, dichiarare non valido il voto elettronico e chiedere al Congresso di concordare una soluzione costituzionalmente accettabile.






giovedì 2 dicembre 2021

Il Papa è partito per Cipro


L'aereo con a bordo Papa Francesco (prima volta con Ita) è partito alla volta di Cipro, prima tappa di questo 35esimo viaggio apostolico all'estero, che lo porterà anche in Grecia. L'arrivo all'aeroporto di Larnaca è previsto alle 15 ore locali (le 14 in Italia). Dopo l'accoglienza ufficiale, il Pontefice incontrerà presso la Cattedrale maronita di Nostra Signora delle Grazie a Nicosia i sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi, catechisti, associazioni e movimenti ecclesiali di Cipro.

Il 35esimo viaggio apostolico all'estero di Papa Francesco sarà all'insegna dei migranti. "Avrò l'opportunità di avvicinare un'umanità ferita nella carne di tanti migranti in cerca di speranza", ha detto Bergoglio ieri dopo l'Udienza Generale.

Allo studio del Vaticano la possibilità di ricollocare alcuni rifugiati dei campi di Cipro, come avvenne nell'aprile 2016, dopo la visita del Papa all'isola greca di Lesbo. Il governo cipriota ha ipotizzato che i migranti ricollocati saranno una cinquantina. 

"Nel momento in cui lascio il territorio italiano per recarmi in visita pastorale a Cipro e in Grecia, come Pellegrino che anela ad antiche sorgenti, con il vivo desiderio di incontrare i fratelli nella fede e le popolazioni locali, mi è gradito rivolgere a Lei, signor presidente, e all'intero popolo italiano, i più cordiali saluti, a cui unisco fervidi auspici di serenità e di mutua cooperazione per il bene comune", ha scritto Papa Francesco nel telegramma di saluto al presidente Sergio Mattarella, inviato come di consueto alla partenza di un viaggio apostolico all'estero. 

"Ho ricevuto con grande piacere e profonda gratitudine il messaggio che ha voluto indirizzarmi al momento della partenza per un Viaggio Apostolico nel cuore del Mediterraneo, sulle cui sponde, lungo il corso dei secoli, si sono incontrati e confrontati popoli e culture in un processo di reciproco arricchimento", ha risposto Mattarella.

"In un crocevia di tale fondamentale importanza è necessario l'impegno di tutti affinché le ragioni della pace, dell'accoglienza e del mutuo intendimento prevalgano su logiche che alimentano le violazioni alla dignita' della persona e ai suoi diritti fondamentali" prosegue Mattarella.

"Voglia accogliere, Santità, le espressioni della mia massima considerazione e il più cordiale augurio di buon viaggio", ha concluso il Presidente della Repubblica





venerdì 26 novembre 2021

Kim Jong-un vieta le giacche di pelle: può indossarle solo lui


Addio giacche di pelle in Corea del Nord, bandite: l'unico a poterle indossare sarà Kim Jong-un. Ma questa decisione non c'entra con la lotta allo stile di vita capitalista, come lo era stato con il divieto di jeans attillati e piercing; né riguarda un'improvvisa svolta "animalista": a motivare il dittatore nordcoreano pare sia stata solo la vanità. Troppe copie del suo trench, diventato uno dei capi irrinunciabili... e, si sa, nessuno può copiare il look del Leader Supremo.

La notizia è riportata da Radio Free Asia, citata dal Daily Mail. Indossato per la prima volta da Kim Jong-un, nel 2019, il trench è diventato popolare tra l'élite nordcoreana (che poteva permettersi la vera pelle) desiderosa di mostrare la propria lealtà al "Capo".  Ma di recente vista la proliferazione di imitazioni contraffatte è arrivata una decisione drastica: chiudere i negozi che li vendono e toglierli alle persone che li possiedono. Il tutto per il timore che tale "massificazione" sminuisca l'aspetto del dittatore e mini la sua autorità.

Tutto è iniziato lo scorso settembre, quando è stato riaperto – dopo il blocco causa pandemia – il commercio non ufficiale tra Cina e Corea del Nord: i commercianti locali hanno iniziato ad acquistare pelle sintetica per realizzare le giacche e queste si sono diffuse dapprima tra i ceti più abbienti, e poi anche tra gli abitanti comuni, come una nuova moda. E la cosa non è piaciuta a Kim. 






martedì 23 novembre 2021

Spahn: "Entro l'inverno tedeschi saranno vaccinati, guariti o morti"


Quasi tutti i tedeschi saranno "vaccinati, guariti o morti" in pochi mesi. Lo ha dichiarato il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, lanciando un appello alla popolazione perché si immunizzi contro il Covid-19.

"Probabilmente entro la fine dell'inverno, come viene a volte detto con cinismo, più o meno tutti in Germania saranno vaccinati, guariti o morti", ha detto Spahn puntando il dito sulla "contagiosissima variante Delta". "È per questo che esortiamo con urgenza alla vaccinazione", ha detto Spahn.

Le misure anti-Covid attualmente in vigore in Germania "non sono sufficienti", ha commentato la cancelliera tedesca, Angela Merkel, nel corso della riunione della direzione della Cdu, secondo quanto riferisce il Tagesspiegel. "Abbiamo una situazione altamente drammatica. Quello che e' valido al momento non e' sufficiente", ha sottolineato la leader tedesca, ricordando che la situazione "superera' tutto quello che abbiamo avuto prima". 






lunedì 22 novembre 2021

In Austria scatta il lockdown anche per i vaccinati


Alla mezzanotte in Austria è scattato il quarto lockdown dall’inizio della pandemia di Covid-19. Si tratta di un blocco molto sofferto quello istituito dal governo di Vienna perché coinvolge anche le persone vaccinate. Il lockdown è stato ritenuto, per, doveroso perché per tutto il mese di novembre i casi di coronavirus giornalieri sono continuamente aumentati.

L’Austria è la prima Nazione in Europa ad aver imposto il lockdown anche per i vaccinati. Il governo austriaco guidato dal cancelliere Alexander Schallenberg (OeVP) per far fronte alla pandemia ha deciso che dall’1 febbraio 2022 sarà introdotto l’obbligo vaccinale nei confronti di coloro che, a quella data, non avranno ricevuto nemmeno una dose. Il blocco durerà, salvo nuovo avviso, fino al 12 dicembre.

Ciò significherà, come già avvenuto nei tre precedenti, che commercio (non quello dove reperire i generi di prima necessità) e gastronomia dovranno tenere le serrande abbassate.

Dal 13 dicembre in Austria il lockdown proseguirà per le persone non vaccinate.

Lockdown significa anche obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in tutte le aree pubbliche in ambienti chiusi e distanza interpersonale di due metri. Le scuole resteranno aperte ma è stato fatto appello affinché gli alunni siano assistiti a casa. Le visite negli ospedali e case di cura saranno possibili solo per coloro che, oltre ad essere a norma con la ‘regola delle 2G’ (guarito nei sei mesi/genesen o vaccinato/geimpft) mostreranno anche un tampone molecolare negativo.

Durante il lockdown gli sciatori potranno utilizzare gli impianti di risalita ma solo se vaccinati o guariti. Nelle cabinovie o seggiovie copribili sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2. 






Usa, suv piomba su corteo natalizio: almeno 5 morti e 40 feriti


E' di almeno 5 morti e 40 feriti l'ultimo bilancio del tragico episodio che ha visto un suv investire ad alta velocita' la tradizionale parata che apre le festivita' natalizie a Waukesha, cittadina di oltre 60 mila abitanti a circa 30 km ad ovest di Milwaukee, in Wisconsin. Tra le persone coinvolte ci sono numerosi bambini.

La polizia ha riferito di aver ritrovato il veicolo e arrestato "una persona di interesse". Le sue generalita' sono ancora ignote, come la causa del gesto.

L'incidente e' avvenuto a meta' pomeriggio quando un suv di colore rosso e' piombato a velocita' sostenuta sulla sfilata, accelerando proprio quando si trovava dietro una banda scolastica, prima di fuggire travolgendo le barriere. Un agente ha sparato alcuni colpi contro il veicolo ma senza centrarlo.

Le tragiche immagini dell'incidente sono state riprese in diretta sui social e sono rimbalzate sui network Usa. Molte persone sono state falciate, suscitando scene di panico, tra urla, pianti e fuggifuggi verso case e negozi per mettersi al sicuro. Numerose le famiglie con bambini. La zona e' stata evacuata e isolata per alcune, poi l'allarme e' cessato. Il timore e' quello di un ennesimo attentato ma il capo della polizia locale, Dan Thompson, ha detto di non sapere se l'incidente sia legato al terrorismo. Non sono escluse altre ipotesi, come quella che il guidatore stesse fuggendo dopo aver commesso un altro reato, come un accoltellamento avvenuto in un'altra zona della citta'.

"Mentre stavamo tornando dalla parata abbiamo visto un suv che sfrecciava a tutta velocità lungo il percorso del corteo. Poi abbiamo sentito un forte boato e assordanti urla e pianti delle persone che erano state colpite dal veicolo", ha raccontato ai media il consigliere comunale Angelito Tenorio, uno dei testimoni dell'episodio. "Poi abbiamo visto gente scappare o cessare di piangere, c'erano molte persone ferite a terra", ha aggiunto. "Volavano corpi ovunque", gli ha fatto eco un altro testimone.  "Un incidente tragico", ha commentato il capo della polizia locale, Dan Thompson. Il sindaco Shawn Reilly intanto ha espresso la sua solidarieta' ai feriti e alle loro famiglie. Oggi le scuole resteranno chiuse. La Casa Bianca "sta monitorando attentamente la situazione a Waukesha" e ha espresso solidarieta' "a tutti coloro che sono stati colpiti da questo terribile incidente", offrendo sostegno e assistenza ai dirigenti statali e locali.







lunedì 25 ottobre 2021

Colpo di Stato in Sudan, arrestato il premier


Uomini armati non identificati hanno arrestato oggi diversi leader sudanesi, tra cui il primo ministro Abdallah Hamdok, dopo settimane di tensione tra le autorità di transizione civili e militari. Lo riferisce Al-Hadath TV citata da Al Jazeera. Gli arresti sono avvenuti all’alba, ha confermato una fonte governativa all’Afp.

Citando fonti non identificate, Al Hadath ha affermato che Hamdok si trova agli arresti domiciliari e che tra le persone arrestate figurano anche il ministro dell’Industria Ibrahim al-Sheikh, il ministro dell’Informazione Hamza Baloul e il consigliere per i Media del primo ministro, Faisal Mohammed Saleh.

Sono stati arrestati anche il portavoce del Consiglio sovrano al governo del Sudan, Mohammed al-Fiky Suliman, e il governatore della capitale Khartoum, Ayman Khalid. Internet è stato tagliato in tutto il paese, hanno riferito i giornalisti dell’Afp sul posto, mentre i manifestanti si sono radunati nelle strade di Khartoum per protestare contro gli arresti.

Al Jazeera, da parte sua, ha riferito che “l’accesso alle telecomunicazioni è stato limitato” nel Paese, “quindi è molto difficile ottenere informazioni su ciò che sta accadendo”.

“I militari hanno anche bloccato tutte le strade e i ponti che portano nella città di Khartoum”, si legge.

Il Sudan attraversa un periodo di forte crisi da quando un fallito colpo di Stato il mese scorso ha scatenato aspre tensioni tra gruppi militari e civili destinati a condividere il potere dopo la caduta di Omar al Bashir.  Al Bashir è stato rovesciato dopo mesi di proteste di piazza nel 2019 e una transizione politica concordata dopo la sua rimozione avrebbe dovuto portare alle elezioni entro la fine del 2023.






lunedì 18 ottobre 2021

Riad, morti nel deserto tre italiani, ballerini professionisti


Tre ballerini italiani sono morti in un incidente stradale durante un'escursione nel deserto vicino a Riad.  I tre sono precipitati con il fuoristrada in una scarpata, durante la giornata di riposo della loro trasferta per l'inaugurazione di un teatro. 

Le vittime sono il 33enne Antonio Caggianelli di Bisceglie, il 28enne Nicolas Esposto di San Giovani Gemini, nell'Agrigentino, e il 32enne Giampiero Giarri di Roma. Nell'incidente sono morti i tre ballerini italiani e un'altra persona. Altri tre italiani sono rimasti coinvolti nello schianto, uno con lesioni gravi e due illesi. 

La Farnesina ha preso contatti con le famiglia e stamattina i parenti delle vittime hanno raggiunto l'Arabia Saudita per i riconoscimenti. 

Approfittando del giorno libero, 10 giovani ballerini italiani avevano deciso di partecipare a una gita nel deserto in cui erano scortati da guide locali. Non sono chiari i motivi dell'incidente in cui una delle jeep è finita in una scarpata. I corpi delle vittime sono stati recuperati con un elicottero e questa mattina, domenica, c'è stato il riconoscimento delle salme che dovrebbero essere rimpatriate nei prossimi giorni. 

I ballerini deceduti erano noti nell'ambiente. Il pugliese Caggianelli, che era anche coreografo, aveva partecipato all'ultima edizione della Notte della Taranta, ed Esposto aveva fatto diverse apparizioni in corpi di ballo in tv.

"Continuate a ballare lassù, saltando da una nuvola all'altra". Centinaia di messaggi e post sui social hanno salutato così i tre ballerini italiani, tutti poco più che 30enni, morti ieri in un incidente nel deserto di Riad, in Arabia Saudita. Il mondo della danza e le comunità di origine dei tre artisti italiani si sono strette attorno al dolore delle famiglie con messaggi di cordoglio e ricordi delle più recenti esibizioni.






venerdì 1 ottobre 2021

Ubriaco aiuta a cercare un disperso, ma la persona scomparsa è lui


Per diverse ore lo avevano dato per disperso, dopo che i familiari hanno lanciato l'allarme, non avendo più ricevuto sue notizie. E per cercarlo si erano mobilitati in tanti nel distretto di Inegol, nella provincia nordoccidentale turca di Bursa.

Solo che tra questi, paradossalmente, c'era anche lui. Che, ubriaco, non si era accorto di partecipare alle ricerche di se stesso.

La curiosa vicenda di Beyhan Mutlu, un 50enne turco, sta facendo il giro del web. Dopo aver bevuto troppo in compagnia di alcuni amici, l'uomo si è recato in una foresta della zona, unendosi a una spedizione già in corso. Solo dopo alcune ore, quando uno dei soccorritori ha urlato il suo nome, si è accorto che stavano in realtà cercando proprio lui. "Sono qui", ha risposto l'uomo, secondo i media locali.

"Non punitemi troppo severamente, o mio padre mi ucciderà", ha detto poi alle autorità che hanno raccolto la sua testimonianza, prima di riaccompagnarlo a casa. 




martedì 28 settembre 2021

Finge di avere il cancro per aumentare il numero dei suoi followers


Ha fatto credere per mesi ai suoi followers di avere il cancro, ma era tutto un bluff per ottenere contatti. MsDirtyBird, una videogiocatrice californiana attiva sulla piattaforma di streaming Twitch ha raccontato sui suoi social di essere malata di cancro ai polmoni e al cervello, una notizia che ha sconvolto molti ragazzi e che l'ha portata ad avere una crescita di followers.

Tutto è durato fino a quando non è stata scoperta, prima alcuni fan hanno iniziato a dire che si trattava di una menzogna, poi la conferma è arrivata persino dalla sorella di lei. Messa alle strette ha confessato tutto, aggiungendo di volersi ritirare dal web per un po' di tempo e cancellando i suoi account.

La ragazza, lo scorso gennaio, ha raccontato della sua malattia spiegando che sarebbe potuta morire. Moltissimi utenti si sono stretti intorno a lei e alcuni le hanno fatto anche delle donazioni.

A puntare i riflettori sulla vicenda è stato un altro streamer attivo nella comunità degli appassionati di Rocket League, SwornRL: in un contenuto pubblicato su TwitLonger. Il ragazzo ha spiegato che era tutta una montatura e poco dopo è arrivata l'ammissione dalla stessa protagonista. 




lunedì 27 settembre 2021

Referendum in Svizzera, sì ai matrimoni gay


"Sì, lo voglio". E' stata questa la risposta degli svizzeri al referendum sulle nozze gay: chiamati oggi alle urne per pronunciarsi sulla modifica del Codice civile che apre il matrimonio civile anche alle coppie omosessuali, gli elettori hanno approvato con il 64,1%, una percentuale chiarissima e di poco superiore a quella prevista dai sondaggi.

Il testo è stato inoltre approvato da tutti i cantoni, anche quelli più conservatori: in Ticino i sì sono stati il 52,9%. "E' un passo importante quello deciso oggi dal popolo", si è rallegrata la ministra della Giustizia Karin-Keller Sutter a nome del governo. "È un chiaro messaggio inviato alla comunità omosessuale: il loro amore è altrettanto prezioso di quello delle coppie eterosessuali e sono genitori altrettanto buoni", le ha fatto eco la socialista Olga Baranova, direttrice della campagna per 'il Matrimonio per tutti' citata dall'agenzia Keystone-ATS. Inoltre, ha aggiunto, "è un'eccellente risposta alla campagna d'odio condotta dai nostri avversari", che hanno incentrato la campagna per il No denunciando la prevista donazione di sperma a favore delle coppie lesbiche "a scapito dei diritti del bambino". 

Con l'approvazione del Matrimonio civile per tutti, le coppie omosessuali potranno infatti sposarsi, ma anche avere figli. La nuova legge permette infatti a tutte le coppie sposate di adottare congiuntamente un bambino e alle coppie di donne di accedere alla donazione di sperma. Infine, se uno dei due coniugi è di nazionalità straniera potrà beneficiare di una procedura di naturalizzazione agevolata. Donazioni anonime di sperma, così come il ricorso a madri surrogate, restano vietate.




domenica 26 settembre 2021

Via al Global Citizen, concerto per salvare il pianeta


Lo hanno ribattezzato il concerto più grande del mondo: ventiquattr'ore ininterrotte di musica rock, pop, rap, soul dai palchi di tutti e cinque i continenti. Un mega festival per chiedere la fine della povertà estrema entro il 2030 e raccogliere fondi per i Paesi più bisognosi.

Il Global Citizen Live in questo weekend vede alternarsi centinaia di big della musica davanti a oltre 100 mila spettatori in presenza ed almeno un miliardo di telespettatori collegati ai quattro angoli del pianeta. Numeri da far impallidire persino il mitico 'juke box globale' del Live Aid del 1985. 

Ad esibirsi tra New York, Londra, Parigi, Los Angeles, Rio de Janeiro, Sidney, Lagos, Seul e Mumbai artisti del calibro di Elton John, Stevie Wonder, Ed Sheeran, Coldplay, Jennifer Lopez, Demi Lovato, Duran Duran. Spazio anche per i Maneskin in collegamento dalla capitale francese e per Andrea Bocelli dalla Toscana. 

L'appello degli organizzatori è rivolto a tutti i leader (in particolare quelli delle potenze del G7), ai filantropi di tutto il mondo e al settore privato delle grandi aziende e delle multinazionali, perchè si prendano decisioni immediate e si investa pesantemente sul futuro e su uno sviluppo sostenibile del pianeta. "Ai Paesi più ricchi - ha spiegato Hugh Evans, amministratore delegato dell'associazione Global Citizen fondata nel 2008 - chiediamo che venga mantenuta la promessa di stanziare 100 miliardi di dollari l'anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare la crisi del clima e la sfida ambientale, e la distribuzione di un miliardo di dosi di vaccino anti Covid per tutti i Paesi poveri. Ma chiediamo soprattutto che si stanzino 60 miliardi di dollari per la sicurezza alimentare e per assicurare i pasti a 41 milioni di persone che nel mondo soffrono di fame e vivono sull'orlo dell'inedia". 

Il presidente del consiglio Mario Draghi ha affidato il suo messaggio contro la fame nel mondo ad una clip in cui compare insieme ad altri leder mondiali. Mentre la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen dal palco di Parigi ha annunciato 140 milioni di euro per la sicurezza alimentare: "Il nostro messaggio è chiaro: vogliamo porre fine alla pandemia, al riscaldamento climatico e alla fame nel mondo. Questa è la visione dell'Europa. Dobbiamo agire tutti insieme e i più ricchi devono dare di più".




sabato 25 settembre 2021

Linda Evangelista sfigurata da un trattamento estetico


La top model Linda Evangelista chiede 50 milioni di dollari alla società responsabile del trattamento cosmetico di cinque anni fa che l'ha "sfigurata" in una causa intentata presso la corte federale di New York. La top model chiede un risarcimento per il "disagio emotivo" e per le "perdite economiche" subite, secondo la denuncia presentata martedì a New York e di cui i media sono venuti a conoscenza nel corso della settimana.

Secondo il documento, Il trattamento l'ha resa "disoccupata e incapace di guadagnare come modella". La Evangelista sostiene di non aver ricevuto alcun compenso dall'incidente, tranne il pagamento per una campagna prima del trattamento estetico, in quanto ha dovuto rinunciare agli impegni che le imponevano di comparire in pubblico.

In un post su Instagram, la supermodella che negli anni 90 dominava le passerelle globali, ha detto che, dopo aver ricevuto un trattamento di "CoolSculpting" (criolipolisi) che provoca riduzione non invasiva del grasso del corpo attraverso il raffreddamento cutaneo localizzato, ha sviluppato un raro effetto collaterale che ha provocato una metamorfosi radicale del suo aspetto al punto da renderla irriconoscibile.




lunedì 20 settembre 2021

Russia: sparatoria all'università a Perm, almeno 6 morti


Sei morti e venti feriti: è il bilancio parziale della sparatoria avvenuta all'università di Perm, in Russia. L'autore della strage, che sarebbe uno studente dell'ateneo, è stato ucciso dalla polizia.

Lo stato di uno dei feriti è definito grave, quello di altri sei 'di moderata gravità'. Lo ha riferito il servizio stampa del Ministero della Salute russo citato dalla Tass.

Al momento dell'aggressione alcuni studenti si sono chiusi negli auditorium dell'università per mettersi in salvo. Altri studenti sono saltati fuori dalle finestre. 

Vladimir Putin esprime profonde condoglianze alle famiglie e agli amici delle persone uccise nella sparatoria all'università di Perm. Lo fa sapere il Cremlino.

L'autore della sparatoria all'università di Perm sarebbe il 18enne Timur Bekmansurov. Lo riporta la testata indipendente Meduza che cita a sua volta i canali Telegram di 112 e Baza. Mash - altro media attivo su Telegram - ha scritto che stava studiando alla facoltà di legge dell'università, specializzandosi in scienze forensi. 

Prima della sparatoria, Bekmansurov avrebbe scritto un post su VKontakte - il Facebook russo - in cui chiedeva che le sue azioni non fossero considerate un atto terroristico e affermava di non essere membro di alcuna organizzazione estremista. "Odio me stesso, ma voglio fare del male a tutti quelli che si mettono sulla mia strada", recitava il post. VKontakte ha poi cancellato il messaggio.




venerdì 17 settembre 2021

35enne scopre che il suo ginecologo è anche il suo padre biologico


Una 35enne, Morgan Hellquist, ha scoperto che il suo ginecologo, dal quale si è fatta visitare per nove anni, è anche il suo padre biologico. E' accaduto a Rochester, negli Stati Uniti. Hellquist ha fatto causa al dottore, accusandolo di aver messo incinta la madre dopo averle detto che sarebbe stata inseminata da un donatore anonimo.

Hellquist ha spiegato di essere stata concepita tramite inseminazione artificiale. Sua madre si era rivolta all'uomo in questione, l'adesso 70enne Morris Wortman, proprio per sottoporsi al trattamento di fertilità. Le era stato detto che lo sperma era stato donato da "uno studente di medicina dell'Università di Rochester Medical Center". Invece, come poi dimostrato dal test del Dna, proveniva da Wortman.

Ad aprile, durante un appuntamento, Hellquist ha iniziato a sospettare che Wortman potesse essere il suo padre biologico. Secondo quanto riporta il Washington Post, infatti, il dottore le ha chiesto di togliersi la mascherina in modo tale da poter guardare meglio i suoi lineamenti, ha iniziato a parlarle di sé e ha invitato anche la sua attuale moglie a entrare nello studio per vedere la somiglianza. A quel punto, Hellquist ha iniziato a "indagare".

II mese successivo, la 35enne e uno dei suoi fratellastri hanno convinto la primogenita di Wortman a sottoporsi al test del Dna. L'esame ha confermato i sospetti della giovane.




martedì 14 settembre 2021

Sono le acque di falda la più vasta riserva idrica terrestre


Sono le acque di falda, e non i ghiacciai, la più grande riserva idrica del pianeta: si è scoperto infatti che nelle profondità della crosta terrestre, tra 2 e 10 chilometri di profondità, sono custoditi enormi bacini di acqua salata, pari a circa 20 milioni di chilometri cubi di acque di falda profonde, abbastanza da riempire 4800 Grand Canyon. E' più del doppio di quanto stimato finora, come indica la ricerca condotta dall'università canadese di Saskatchewan, con il coordinamento di Grant Ferguson, e pubblicata sulla rivista Geophysical Research.

Nei primi due chilometri di profondità della crosta terrestre si trovano circa 24 milioni di chilometri cubi di acqua di falda dolce, utilizzata per bere e irrigare, ai quali si aggiungono più sotto vasti bacini idrici di acqua salata, vecchia fino a miliardo di anni, rinchiusa nelle rocce. Sommandoli insieme, dicono i ricercatori, si arriva a una riserva d'acqua sotterranea di 44 milioni di chilometri cubi, la più grande sulla Terra, superiore al volume dei ghiacciai.

Anche se questa grande riserva d'acqua non può essere usata per bere o irrigare, è importante ottenere stime accurate dei suoi volumi per programmare attività diverse, come la produzione di idrogeno, la conservazione delle acque nucleari e la cattura di carbonio. I potenziali siti di deposito devono essere grandi abbastanza e isolati dalle falde di superficie per proteggerli da contaminazioni.

Poiché questi bacini profondi non sembrano essere collegati alle falde superficiali, si ritiene che in alcuni siti l'acqua salata di falda sia rimasta intrappolata per lunghi periodi. La circolazione di acque superficiali sotto i 2 chilometri di profondità è stata finora documentata in alcuni luoghi del Nord America, come le Montagne Rocciose nel Wyoming.

Oltre ad aiutare a ricostruire la storia della Terra, le acque antiche ospitano ecosistemi di microrganismi ancora attivi e possono fornire in questo modo elementi utili per cercare altri mondi potenziali abitabili fuori dalla Terra.




mercoledì 8 settembre 2021

Afghanistan, il mullah Hasan guiderà il nuovo governo talebano


Il mullah Mohammad Hasan è stato nominato primo ministro ad interim del nuovo governo "provvisorio" dei talebani. Lo annuncia il portavoce Zabihullah Mujahid. Il mullah Abdul Ghani Baradar, co-fondatore dei talebani, negoziatore con gli Usa a Doha e capo politico in pectore degli studenti coranici, sarà invece il vice leader del nuovo governo a Kabul.

Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha annunciato i primi nomi del nuovo governo dell'Afghanistan. Mullah Yaqoob, figlio del fondatore dei talebani, il mullah Omar, sarà ministro della Difesa mentre Sirajuddin Haqqani ricoprirà l'incarico di ministro dell'Interno. Haqqani, leader dell'omonima rete di milizie ritenuta vicina ad Al Qaida, è attualmente ricercato dall'Fbi per terrorismo, con una taglia di 5 milioni di dollari, secondo quanto riferisce la stessa agenzia Usa.

Il nuovo governo afghano "dovrà affrontare i problemi immediati, soprattutto la povertà", ha affermato Mujahid, dopo avere annunciato la lista dei ministri. "Il problema della sicurezza è risolto, perché non c'è più la guerra", ha aggiunto. L'Afghanistan "ha affrontato una grave crisi e l'emirato islamico ha deciso di formare questa amministrazione. Alcuni ministeri devono essere ancora assegnati" e "noi cerchiamo di nominare figure di alta professionalità anche nel ruolo di vice e sottosegretari", ha aggiunto.

"Non consentiremo a nessuno di interferire nei nostri affari, abbiamo diritto di essere riconosciuti ufficialmente e di essere sostenuti, è così che deve andare", ha concluso il portavoce talebano.

Il mullah Mohammad Hasan (anche detto Mohammad Hasan Akhund, laddove akhund è un sinonimo di mullah) è figura meno nota di altre nella leadership dei Talebani, ma non per questo meno potente. A lui era infatti affidata fino ad oggi la presidenza del Rahbari Shura, (letteralmente il 'Consiglio della guida', cioè il Consiglio direttivo), che ha svolto praticamente le funzioni di governo dei Talebani, prendendo tutte le maggiori decisioni prima di sottoporle all'approvazione della guida suprema del movimento, il mullah Hibatullah Akhundzada. Figura nella lista dell'Onu di persone designate come "terroristi o associati a terroristi".

La nomina di un premier che rientra nella lista dei terroristi dell'Onu e del ministro dell'Interno ricercato dall'Fbi "non sono buoni segnali alla comunità internazionale, anzi sono pessimi segnali". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in merito al nuovo governo dei talebani. Il problema dei flussi migratori dall'Afghanistan, ha aggiunto, "potrebbe iniziare dall'inverno a causa della siccità" che sta creando una crisi.
 
Gli Stati Uniti sono "preoccupati" dal governo formato dai talebani e lo giudicheranno sulla base dei fatti. Lo afferma il Dipartimento di Stato americano.