domenica 6 giugno 2021

G7: accordo sulla tassazione globale. Draghi: 'Un passo storico'


Svolta "storica" sulla strada d'una maggiore equità globale nella tassazione delle grandi aziende, destinata nelle intenzioni a far pagare di più in primis chi si è arricchito ulteriormente nei mesi della pandemia (ossia i colossi del web) e a garantire risorse a Paesi e governi alle prese con l'esigenza di continuare a usare la leva dell'intervento pubblico per sostenere la ripresa post-Covid. 

E' il risultato chiave della riunione dei ministri finanziari del G7 chiusasi a Londra sotto presidenza britannica: riunione a cui l'Italia ha partecipato con Daniele Franco (esordiente in veste ministeriale), gli Usa con l'ex presidente della Fed e nuova segretaria al Tesoro dell'amministrazione Biden, Janet Yellen, e nelle cui conclusioni è stata rimarcata la volontà di insistere nella strategia di politiche economiche "espansive" per tutto il tempo che sarà necessario a uscire dalla crisi, sia pure con l'impegno a vigilare su deficit e a rimettere in sesto i conti pubblici una volta superata la recessione.

L'intesa anti-elusione infatti per ora impegna i 7 Grandi, in attesa di essere discussa nella sede del G20 a presidenza italiana nell'ambito del vertice di luglio a Venezia allargato alla presenza di altri attori cruciali del mondo, come Cina e Russia. Ma rappresenta fin d'ora un passo in avanti potenzialmente nodale: "un passo storico verso una maggiore equità fiscale", come ha definito l'intesa il presidente del Consiglio Mario Draghi e tutt'altro che scontato in seno allo stesso G7 ancora fino a "tre mesi fa", ha notato Paolo Gentiloni, presente in rappresentanza di Bruxelles come commissario Ue, che ha riconosciuto l'importanza "del cambiamento dell'amministrazione americana" e del "ruolo personale svolto da Janet Yellen" per il raggiungimento di questo traguardo "formidabile".



sabato 5 giugno 2021

venerdì 4 giugno 2021

Assegno unico in Cdm, fino a 217 euro a figlio. Chi ne ha diritto


In Cdm arriva il provvedimento ponte per l'assegno unico, che su iniziativa del ministro Elena Bonetti farà partire a luglio la misura per le famiglie che oggi non hanno accesso a sostegni, dagli autonomi e i disoccupati, per poi estendere l'assegno a tutti nel 2022.

Da un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio. E' la misura ponte per l'assegno unico, valida da luglio a dicembre 2021 per chi non goda già di assegni familiari.

A quanto si legge in una bozza, ne avranno diritto i nuclei fino a 50mila euro di Isee.

Le famiglie con Isee fino a 7000 euro avranno 217,8 euro a figlio se hanno almeno 3 figli. 50 euro in più sono previsti per ciascun figlio disabile. Potrà accedervi chi paghi le tasse in Italia e sia qui residente da almeno 2 anni: sono ammessi cittadini italiani e Ue e titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale. 



Usa, media: "Intelligence non ha trovato prove di navicelle aliene"


L'intelligence statunitense non ha trovato prove che gli "strani fenomeni aerei" testimoniati dai piloti della Marina negli ultimi anni siano astronavi di alieni, ma "non è in grado di spiegare gli inusuali movimenti che hanno disorientato scienziati e militari". Lo scrive il New York Times, citando alti dirigenti dell'amministrazione Biden. Si esclude che gran parte dei 120 incidenti degli ultimi 20 anni sia attribuibile a tecnologie segrete.

La precisazione è arrivata dopo la presa visione dei risultati di un rapporto declassificato destinato al Congresso. Il quotidiano statunitense riferisce che gli avvistamenti potrebbero riguardare programmi che il governo vuole mantenere segreti.

Gli alti funzionari informati dall'intelligence hanno ammesso che la stessa "ambiguità dei risultati" significa in pratica che il governo non può escludere definitivamente le teorie secondo cui i fenomeni osservati dai piloti militari possano riferirsi a un veicolo spaziale alieno.

La fascinazione esercitata sugli americani dai cosiddetti Ufo si è intensificata nelle ultime settimane in attesa della pubblicazione del rapporto del governo. L'ex presidente Barack Obama ha ulteriormente alimentato l'interesse quando, il mese scorso, gli è stato chiesto di commentare gli avvistamenti.



martedì 1 giugno 2021

Ciliegie, a Milano a 15 euro al chilo e in Puglia le buttano


Nei negozi di frutta milanesi vendute a 15 euro al chilo (ma c’è anche chi le ha viste a 20). E nei campi dove si raccolgono pagate a 1 euro al chilo. E così i produttori pugliesi non ci stanno. Uno di loro, esasperato, ha scaricato le cassette appena raccolte per strada. È accaduto a Casamassima, in provincia di Bari, dove un piccolo produttore le ha addirittura buttate tra il Comune e la sede della Polizia Municipale. «Non è possibile che queste ciliegie ci vengano pagate 1 euro al chilo — la protesta dell’agricoltore al Corriere del Mezzogiorno — per poi vedere che sugli scaffali vengono vendute a 15 euro al chilo. Siamo esasperati, questo è un prodotto che vale tanto ed è frutto di continui sacrifici».

Così le ciliegie pugliesi vendute da 15 a 20 euro al chilogrammo e pagate agli agricoltori meno di un caffè diventano un caso. Coldiretti Puglia parla di gravi speculazioni in atto con «prezzi da fame» riconosciuti nei campi per le ciliegie pugliesi al di sotto dei costi di produzione. «Sta crescendo la rabbia nei campi — denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia — per un prodotto di stagione che piace tanto ai consumatori, ma subisce le speculazioni della lunga filiera della vendita e gli effetti delle importazioni selvagge da Spagna, Grecia e fra qualche giorno anche dalla Turchia». Secondo Muraglia «è impensabile che dopo un anno di lavoro per raccogliere un prodotto di qualità, gli agricoltori siano costretti a lasciare le ciliegie sugli alberi perché non conviene venderle».

Per Coldiretti sarà determinante l’approvazione definitiva in Parlamento della Legge di Delegazione europea contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari. Un intervento normativo che potrebbe rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo «non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato»


Galatone, gli insetti invadono la zona industriale: si indaga


Sciami di insetti sulla zona industriale del paese. Tanti da far scattare l'allarme tra i titolari e gli operatori delle aziende della zona e da indurre il sindaco e l'assessore al ramo a organizzare un piano di disinfestazione capillare e a indagare sulle cause del fenomeno.

Al Comune di Galatone si parla di «sciamature di insetti senza precedenti». Nugoli di moscerini che stanno rendendo la vita difficile a chi lavora in quella zona. Il primo intervento di disinfestazione è stato eseguito nella notte tra giovedì e venerdì scorsi comprendendo l'intera zona industriale di Galatone e Nardò. L'Assessore, all'ambiente Roberto Bove, però, ha intenzione di andare a fondo del problema.

«Nella consapevolezza che un intervento di disinfestazione avrebbe potuto  attenuare ma non risolvere  il problema - fanno sapere il sindaco Flavio Filoni e lo stesso assessore Bove - è stato attivato  il Nucleo specialistico della Polizia Locale e l'Ufficio Ambiente del Comune di Galatone, che hanno iniziato le indagini» utilizzando droni ed effettuando «filmati e fotografie aeree utili a constatare la situazione del territorio.

«Già dai primi riscontri - dicono Filoni e Gatto sulla pagine Facebook del Comune - si ipotizza una concreta possibilità di configurazione di reati ambientali». Una ipotesi, per quel che se ne sa, che potrebbe essere legata al degrado delle zone interessate e a chi potrebbe averlo favorito.