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venerdì 24 dicembre 2021

Aforisma del 24 - 12 - 2021

























giovedì 9 dicembre 2021

È morta Lina Wertmuller


Una regista che ha fatto la storia della commedia italiana contribuendo a farla apprezzare a Hollywood, dove fu la prima donna a concorrere all'Oscar per la miglior regia per poi ricevere la statuetta alla carriera: con Lina Wertmuller, spentasi nella sua casa romana all'età di 93 anni, se ne va una guida e un'icona per le registe di tutto il mondo, da Jane Campion a Isabella Rossellini.

Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich, questo il nome all'anagrafe, aveva iniziato questo mestiere quando erano pochissime le colleghe a farlo e i suoi film hanno messo d'accordo pubblico e critica.

Un ruolo, quello delle donne nel cinema, che aveva rivendicato anche in occasione dell'Oscar alla carriera: "Bisogna cambiare il nome a questa statuetta, chiamiamolo con un nome di donna, Anna", aveva scherzato. Era vedova da 13 anni, dall'aprile del 2008, quando il marito e scenografo teatrale Enrico Job morì a Roma all'età di 74 anni.

Nata a Roma il 14 agosto 1928, origini aristocratiche e svizzere, la giovane Lina si sentì attratta subito da quel mondo tanto che a diciassette anni si iscrisse all'Accademia teatrale di Piero Sharoff e per un periodo fu anche regista e animatrice del teatro dei burattini di Maria Signorelli.

L'esordio sul grande schermo come segretaria di edizione arrivò con "...e Napoli canta!" di Armando Grottini (1953) e più avanti fu aiuto regista di Federico Fellini nelle pellicole "La dolce vita" (1960) e "8 1/2" (1963). Il suo esordio come regista avviene nel 1963 con I basilischi, amara e grottesca narrazione della vita di alcuni poveri amici del sud Italia.






lunedì 6 dicembre 2021

giovedì 18 novembre 2021

Aforisma del 18 - 11 - 2021






mercoledì 17 novembre 2021

Fao: il 2022 sarà Anno internazionale pesca e acquacoltura


Il 2022 sarà l’anno internazionale della pesca artigianale e dell’acquacoltura (IYAFA 2022): l’evento sarà lanciato il 19 novembre dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Durante l’evento la Fao presenterà gli obiettivi e gli obiettivi di IYAFA 2022 e ispirerà celebrazioni orientate all’azione per tutto il prossimo anno.

IYAFA 2022 vuole promuovere e celebrare un mondo in cui i pescatori artigianali, gli allevatori di pesce e i lavoratori del settore ittico su piccola scala sono pienamente riconosciuti e abilitati a continuare il loro contributo al benessere umano, a sistemi alimentari sani e all’eliminazione della povertà attraverso l’uso responsabile e sostenibile delle risorse della pesca e dell’acquacoltura.

Il lancio renderà inoltre omaggio e collegamento alla Giornata mondiale della pesca, celebrata in tutto il mondo il 21 novembre.






venerdì 12 novembre 2021

E' morto Giampiero Galeazzi, memorabili le sue telecronache


Addio alla voce dello sport in tv, è morto Giampiero Galeazzi. Giornalista e ex canottiere, aveva 75 anni ed era malato da tempo.

Nato a Roma, era conosciuto anche con il soprannome di Bisteccone, per via della sua stazza. Memorabili le sue cronache sportive. Indimenticabili, ad esempio, restano le sue telecronache dei fratelli Abbagnale, in quello che era stato il suo primo amore, il canottaggio. Giampiero Galeazzi, quando esalto' i fratelli Abbagnale

Nato a Roma il 18 maggio 1946, in gioventù, dopo la laurea in Economia, Giampiero Galeazzi era diventato professionista di canottaggio: vinse il campionato italiano nel singolo nel 1967. Poi è entrato in Rai come giornalista sportivo prima alla radio e poi in tv, prima alla Domenica Sportiva e poi a Mercoledì Sport.

Di lui si ricordano le telecronache degli eventi sportivi come la mitica medaglia d'oro dei fratelli Abbagnale a Seul nel 1988. Negli Anni Ottanta fu anche inviato della Ds per gli incontri più importanti della Serie A. Galeazzi fu anche inviato Rai per l'incontro di Reykjavik fra Gorbaciov e Reagan nel 1986 e passò poi a condurre trasmissioni storiche come "90esimo minuto" dal 1992 al 1999 e ha partecipato al festival di Sanremo del 1996 con Pippo Baudo. Nel 2010 e nel 2012 ha partecipato a Notti Mondiali e Notti Europee, entrambe trasmissioni Rai. L'ultima apparizione di Giampiero televisiva risale a tre anni fa a Domenica In.  

"Sono addolorato dalla sua morte: Galeazzi ha fatto conoscere noi e il canottaggio, ci ha spronati. E' stato un personaggio importante per noi, ci ha fatti conoscere al grande pubblico: era come se l'equipaggio fosse formato da quattro e non da tre elementi. Possiamo dire che era come un 'quattro senza': è stato molto, molto importante per noi. Ci è stato vicino per più di 20 anni". Così Peppiniello Di Capua, timoniere dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale, ricorda all'ANSA la figura di Giampiero Galeazzi. "Ci ha seguiti da sempre, quante cene assieme, era come un fratello per noi: lo stimavamo e gli volevamo bene", aggiunge.

"Bisteccone mio …se ne va un pezzo importante della mia vita...". Così, Mara Venier in un post sulla sua pagina Instagram.




sabato 6 novembre 2021

Pompei, riemerge una stanza abitata dagli schiavi ancora intatta


Importante scoperta alle porte di Pompei. La grande villa suburbana di Civita Giuliana restituisce una stanza abitata dagli schiavi, ancora intatta. "Eccezionale. E' rarissimo che la storia restituisca i particolari della vita dei più umili", spiega il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel. Scoperte, dice il ministro Dario Franceschini, "che fanno di Pompei un modello di studio e ricerca unico al mondo".

Lo scavo offre uno sguardo straordinario su una parte del mondo antico che normalmente rimane all'oscuro, dalla quale affiora uno spaccato rarissimo della realtà quotidiana degli schiavi. Grazie all’affinamento della tecnica dei calchi inventata da Giuseppe Fiorelli nell’Ottocento, sono stati portati alla luce letti e altri oggetti in materiali deperibili, che permettono di acquisire nuovi interessanti dati sulle condizioni abitative e di vita degli schiavi a Pompei e nel mondo romano.

Nella stanza sono state trovate tre brandine in legno, disposte a ferro di cavallo: hanno misure diverse, la più piccola, non più lunga di un metro e quaranta, probabilmente destinata a un bambino. L'aspetto è quello di mobili essenziali, semplicissimi, "più che letti, brandine", dice il direttore. Costruiti con ingegno, però, con un sistema di modularità che permetteva di allungare o accorciare il giaciglio, a seconda dell'altezza di chi lo doveva occupare.

Niente materassi, solo una pezza di tessuto stesa su una rete di corde che il calco in gesso ha fatto ritornare alla luce con impressionante precisione. E nulla a che vedere con i letti dei signori, sempre dotati di una tavola e di un morbido materasso. I muri sono spogli, nessun colore a parte una macchia di vernice bianca in alto sotto alla piccola finestra, nel punto dove veniva appesa una lucerna. "Serviva probabilmente ad amplificare il chiarore prodotto dal fuoco", ipotizza Zuchtriegel.

Al di sotto delle brandine si trovavano pochi oggetti personali, tra cui anfore poggiate per conservare oggetti, brocche in ceramica e il "vaso da notte". Un discorso a parte meritano i tanti oggetti da lavoro: appoggiato al letto del bambino c'è proprio il grande timone del carro, era di legno ma il calco in gesso ha fatto riemergere su una parte della forcella una vistosa rappezzatura fatta con lo spago. Al centro del locale, invece, una grossa cassa con gli angoli in metallo custodiva i finimenti dei cavalli, avvolti in una pezza di stoffa.

Oltre a fungere da dormitorio per un gruppo di schiavi, forse una piccola famiglia come lascerebbe intuire la brandina a misura di bambino, l'ambiente serviva come ripostiglio, come dimostrano otto anfore stipate negli angoli lasciati appositamente liberi per tal scopo.






martedì 12 ottobre 2021

Nobel per l'Economia: premiati Card, Angrist e Imbens


Il premio Nobel per le Scienze economiche va per metà a David Card e per metà, congiuntamente, a Joshua D. Angrist e Guido W. Imbens. I vincitori, spiega l'accademia, "ci hanno fornito nuove informazioni sul mercato del lavoro e hanno mostrato quali conclusioni su causa ed effetto si possono trarre dagli esperimenti naturali. Il loro approccio si è diffuso in altri campi e ha rivoluzionato la ricerca empirica".

L'Accademia reale svedese delle Scienze, che ha dato l'annuncio in video, in una nota spiega che il premio Nobel quest'anno si è concentrato sui rapporti di causa ed effetto nel mercato del lavoro, e sulle correlazioni fra eventi.

"Attraverso esperimenti sul campo, David Card ha analizzato gli effetti del salario minimo, dell'immigrazione e dell'educazione sul mercato del lavoro", spiega in una nota l'Accademia. "I suoi studi dei primi anni 90 hanno sfidato la saggezza convenzionale, portando a nuove analisi e ulteriori intuizioni".

"I dati degli esperimenti sul campo sono difficili da interpretare", scrive l'Accademia svedese. "A metà degli anni '90, Joshua Angrist e Guido Imbens hanno risolto questo problema metodologico, dimostrando come dagli studi sul campo si possono trarre conclusioni precise su causa ed effetto".

In conclusione "gli studi di Card su questioni fondamentali per la società, e i contributi metodologici di Angrist e Imbens, hanno mostrato che gli esperimenti in sul campo sono una ricca fonte di conoscenza".





mercoledì 6 ottobre 2021

Il Nobel per la Fisica a Giorgio Parisi


Il Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato all'italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei. Parisi è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi.

Giorgio Parisi divide il premio Nobel per la Fisica a metà con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann. I due ricercatori hanno avuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale.

Finora sono 20 i Nobel assegnati a italiani fin dalle origini del premio. Dei 20 riconoscimenti, 12 sono quelli scientifici e di questi 5 quelli per la Fisica, 6 per la Medicina e uno per la Chimica. Fra i 20 premiati le donne solo due: Grazia Deledda, per la Letteratura nel 1926, e Rita Levi Montalcini, per la Medicina 60 anni più tardi, nel 1986. L'ultimo Nobel a un ricercatore nato in Italia è quello del 2007 a Mario Capecchi, attivo negli Usa, ma per risalire a un ricercatore italiano che ha svolto in Italia la maggior parte del lavoro bisogna risalire a 62 anni fa, al Nobel per la Chimica assegnato nel 1959 a Giulio Natta.

"Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità", ha detto Giorgio Parisi in collegamento con l'Accademia delle Scienze di Stoccolma.

"Tanti altri ricercatori italiani avrebbero meritato il Nobel": nel giorno in cui ha avuto il più ambito dei riconoscimenti scientifici Giorgio Parisi pensa a tanti suoi colleghi, a partire dal fisico con il quale si è laureato. "Il Nobel sarebbe dovuto andare anche a Nicola Cabibbo, mi dispiace che le scelte della Fondazione Nobel non siano andate in questa direzione", ha detto Parisi all'ANSA. "Il Nobel - ha aggiunto - è un riconoscimento importante per la scienza italiana, che avrebbe potuto prendere svariati Nobel nella fisica e in altre discipline".






giovedì 16 settembre 2021

Sala: proposta per il premio Nobel per la pace alle donne afgane


Il sindaco di Milano sta valutando di formulare una proposta per candidare alle donne afgane il premio Nobel per la pace. “In Afghanistan le donne sono scese in strada per prime – ha detto Beppe Sala a margine dell’inaugurazione di una statua dedicata alla filantropa milanese Cristina Trivulzio di Belgiojoso – Propongo di fare partire da Milano la proposta per far dare il premio Nobel per la pace alle donne afgane che con coraggio scendono in piazza”.

“E’ una proposta estemporanea – ha spiegato il sindaco – ma nemmeno tanto. Ci sto pensando da qualche giorno. E’ veramente incredibile che nel momento di massima crisi di questo periodo le donne sono state le prima a scendere in piazza in Afghanistan. Con l’assessore del Corno troviamo la formula – ha concluso – per far partire questa proposta da Milano”.




martedì 31 agosto 2021

venerdì 27 agosto 2021

giovedì 26 agosto 2021

Banca Etica lancia un social bond contro mafia e usura


Banca Etica ha avviato il collocamento di un prestito obbligazionario subordinato con l’obiettivo di raccogliere 2,5 milioni di euro che saranno destinati a finanziare organizzazioni impegnate nella riqualificazione riuso dei beni confiscati alle mafie e in iniziative di promozione della legalità e di prevenzione dell’usura. 

Un tema che vede impegnata da sempre Banca Etica e particolarmente attuale in tempi di pandemia, come evidenziato dal recente report di Libera intitolato “Le mani della criminalità organizzata sulla pandemia” che segnala una crescita del +6,5% dei reati commessi con metodo mafioso finalizzati all’usura nel primo semestre 2020.

Il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie è una delle forme più efficaci e ricca di significato di contrasto alla criminalità organizzata: negli anni novanta, dopo la stagione delle stragi di mafia, una petizione popolare (promossa dalla neo-costituita rete di enti non profit “Libera”) firmata da oltre 1 milione di cittadini diede impulso all’azione parlamentare che portò all’approvazione della Legge n.109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati.

Un recente report dedicato ai 25 anni di quella legge rivoluzionaria mostra come siano oltre 35.000 i beni immobili confiscati, dei quali oltre 14.000 destinati agli enti territoriali. Circa 10.000 sono stati destinati a fini sociali. Per realizzare l’effettiva destinazione sociale dei beni confiscati c’è bisogno di risorse finanziarie da destinare al ripristino delle strutture e alla loro gestione.




mercoledì 18 agosto 2021

Pompei, scoperta nuova tomba, con un corpo semi mummificato


Una tomba particolarissima con una camera per l'inumazione in un periodo in cui nella città i corpi venivano sempre incenerati. Con il corpo del defunto parzialmente mummificato. E un'iscrizione dalla quale arriva la conferma che nei teatri della colonia romana si recitava anche in lingua greca. E' l'ultima straordinaria scoperta del Parco Archeologico di Pompei. Il ministro Franceschini applaude: "Pompei non finisce di stupire, è orgoglio Italia".

Da questa scoperta del Parco Archeologico di Pompei "ci si aspetta tantissimo", fanno sapere il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e Llorenç Alapont dell'Università di Valencia. La tomba è a recinto con una facciata decorata da piante verdi su fondo blu e una camera per l'inumazione ed è stata riportata alla luce grazie a una campagna di scavi condotta proprio con l'Università Europea di Valencia. Un ritrovamento sul quale è al lavoro un team interdisciplinare di esperti e da cui ci si aspetta tantissimo anche per le condizioni di conservazione del defunto, che appare in parte mummificato, la testa ricoperta di capelli bianchi, un orecchio parzialmente conservato, cosi' come piccole porzioni del tessuto che lo avvolgeva.

"Uno degli scheletri meglio conservati della città antica", anticipa Zuchtriegel. Di fatto, insomma, una miniera d'oro di dati scientifici. "Pompei non smette di stupire, si conferma una storia di riscatto e un modello internazionale", applaude il ministro della cultura Franceschini ringraziando "le tante professionalità dei beni culturali che con il loro lavoro non smettono di regalare al mondo risultati straordinari che sono motivo di orgoglio per l'Italia".

Studi, analisi e nuove ricerche potranno insomma far luce su questo mistero e nello stesso tempo aggiungere tanti altri preziosi tasselli alla storia della città. Intanto si studia come includere anche la necropoli di Porta Sarno e la tomba di Secundio nell'itinerario delle visite. "Al momento purtroppo non è possibile perché il terreno su cui si trova è al di là della ferrovia Circumvesuviana, ma è solo una questione di tempo - assicura Zuchtriegel - siamo al lavoro su uno studio di fattibilità".  



giovedì 15 luglio 2021

venerdì 9 luglio 2021

Premio Strega, ad Emanuele Trevi la 75a edizione con "Due vite"


Emanuele Trevi con "Due vite" (Neri Pozza) è il vincitore della 75esima edizione del Premio Strega 2021. Trevi ha ottenuto 187 voti. Seconda Donatella Di Pietrantonio con "Borgo Sud" (Einaudi) con 135 voti. "Il pane perduto" di Edith Bruck (Nave di Teseo) ha ottenuto 123 voti, mentre "L'acqua del lago non è mai dolce" di Giulia Caminito (Bompiani) 78. A chiudere la cinquina "Il libro delle case" di Andrea Bajani (Feltrinelli), che ha ricevuto 66 voti. 

"Un libro che non assomiglia a nessun altro", dice Francesco Piccolo presentando l'opera di Trevi a questa edizione del più importante riconoscimento letterario italiano. Ma soprattutto un libro che porta per la prima volta alla vittoria Neri Pozza, un editore indipendente che ha fatto un grande lavoro di squadra. 
 
"Lo dedico a mia madre che è mancata durante questo periodo infernale della storia umana e che si sarebbe divertita a vedermi in televisione perché amava tutte le gare da X Factor a Sanremo. Mi dispiace moltissimo perché l'altra volta è rimasta malissimo che avevo perso. E poi a un amico, una persona molto familiare al Premio Strega che è un grande fotografo amico di Hemingway, Lorenzo Capellini che è in un momento di difficoltà e mi è stato vicino fino a qualche giorno fa, nel pieno di questa avventura", ha detto Trevi con la bottiglia di Strega in mano, abbracciato dagli amici e da Sandro Veronesi.
 
Lo scrittore era arrivato vicino alla vittoria del Premio Strega nel 2012 e proprio in virtù di quell'esperienza fino all'ultimo non ha dato nulla per scontato benché fosse il superfavorito. Romanzo, autobiografia, "Due vite" è un libro speciale che racconta l'amicizia che ha legato Trevi a due scrittori scomparsi prematuramente, Rocco Carbone e Pia Pera, restituendoci la loro personalità .




sabato 5 giugno 2021

martedì 18 maggio 2021

Musica in lutto, è morto Franco Battiato


Si è spento questa mattina nella sua casa a Milo, nel Catanese, Franco Battiato, all'anagrafe Francesco. Lo rende noto la famiglia. I funerali avverranno in forma privata: era nato a Jonia il 23 marzo del 1945 ed era malato da tempo. Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, raggiungendo una grande popolarità.

Per molti rimarrà un "Centro di gravità permanente", come recita uno dei suoi brani più famosi, e la sua morte lascia un vuoto incolmabile nella musica italiana a cui ha regalato brani indimenticabili come "La cura", "Voglio vederti danzare" o "Bandiera Bianca".

Sperimentatore di stili Battiato ha approfondito e combinato tra loro generi musicali in modo eclettico e personale: dopo l'iniziale fase pop degli anni sessanta, è passato al rock progressivo e all'avanguardia colta nel decennio seguente. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d'autore. E poi la musica etnica, quella elettronica e l'opera lirica.

Tra i primi a dare la triste notizia è stato Antonio Spadaro, attuale direttore della rivista La Civiltà Cattolica. “E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te. Ciao, Franco Battiato“.

Da tempo Battiato era assente dalle scene musicali ed artistiche dal 2017, quando un incidente domestico lo costrinse ad interrompere concerti e tour. Si era rifugiato nella sua villa alle pendici dell'Etna ed era circondato dai suoi familiari. Nel 2015 una caduta dal palco, poco prima dei suoi 70 anni, era stato uno dei primi avvertimenti dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute.  



sabato 8 maggio 2021

Nei Sassi di Matera scoperto un edificio sacro


Nuove "straordinarie scoperte" stanno emergendo nei Sassi di Matera. Nell'area di Porta Pistola - è annunciato in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa del Comune - nel corso dei lavori di riqualificazione "sono venuti alla luce ritrovamenti di grande valore storico e artistico: al centro dell'area, un edificio sacro sotterrato per tutta la sua altezza e che presenta un affresco, risalente presumibilmente al sedicesimo secolo".

"Un'altra sorpresa" riguarda "un importante muro di recinzione, più arretrato rispetto al muraglione a strapiombo sulla Gravina": le scoperte sono state mostrate il 7 maggio al sindaco, Domenico Bennardi e al soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Francesco Canestrini, che hanno effettuato un sopralluogo. 

Nella nota del Comune è sottolineato che "le tracce emerse sin dalle prime fasi di pavimentazione dell'area di Porta Pistola hanno portato a svolgere indagini di archeologia preventiva che hanno permesso di rinvenire antiche fosse circolari destinate alla conservazione di derrate alimentari e acqua; lo svuotamento dal terreno di colmatura ha permesso la raccolta di interessanti frammenti ceramici. Sul fronte opposto, l'indagine ha permesso di comprendere che il poderoso muro di contenimento a strapiombo sul torrente Gravina risulta avanzato rispetto ad un muro precedente, anch'esso di potenza ragguardevole". Dallo scavo fino ad ora eseguito, profondo circa un metro, l'edificio sacro appare sotterrato per tutta la sua altezza. 

"In queste prime fasi di scavo - ha sottolineato Canestrini - è difficile descriverne con certezza le caratteristiche, ma il dipinto murario emerso palesa la presenza di un edificio sacro di non sicura attribuzione. Il dipinto rappresenta una crocifissione molto ben conservata, dai colori brillanti e una mano molto raffinata, databile, per quanto attualmente visibile, alla seconda metà del 1500".